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al testo di Teresa Nastri
Amico poeta
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AMICO POETA Ho letto i tuoi versi amico Poeta e so la ragione del morire ogni giorno del rinascere vano. Tu sai parlare alle cose agli uccelli a un raggio di sole E’ vano sperare, il solo linguaggio che appresi è quello dell’uomo. Il sole non scalda che la pelle nuda e non cura profumo del gelso le ferite profonde Verrà la morte e non fiorirà la viola sulla mia pietra, ma tu Amico Poeta non far che nuda rimanga. Al posto del nome scrivi per me un inno alla mortella (anni '70, credo)
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Teresa Nastri
- 09/04/2014 19:26:00
[ leggi altri commenti di Teresa Nastri » ]
Vorrei ringraziare Saturnin per il suo commento, anche se la mia scarsa conoscenza del latino non mi permette di capirne appieno il senso - mi riprometto comunque di farmi aiutare, a meno che non voglia farlo lui stesso. In ogni caso lo ringrazio per lattenzione.
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Saturnin
- 07/04/2014 22:59:00
[ leggi altri commenti di Saturnin » ]
ci pensa lamato Orazio: Persicos odi, puer, apparatus, displicent nexae philyra coronae, mitte sectari, rosa quo locorum sera moretur.
Simplici myrto nihil adlabores sedulus, curo: neque te ministrum dedecet myrtus neque me sub arta vite bibentem.
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